2 marzo 2010

cara Prof....

.......da quando Lei ci ha parlato in classe della città dell'Aquila, che è stata anche la Sua città, e del terremoto che l'ha colpita ad aprile scorso, mi sono incuriosito e interessato sempre di più alla storia di quel posto e dei suoi abitanti. Pensi Prof.!, che prima che Lei ce ne parlasse, (mi vergogno un po' a dirlo) alcuni di noi credevano addirittura che L'Aquila fosse in Umbria o nelle Marche! Prima che Lei ce ne parlasse, e che anche la televisione ne parlasse dopo il terremoto, se ne sapeva così poco in giro!
Ora Le voglio far sapere che alcuni di noi, che apprezziamo tanto i suoi insegnamenti anche se non sempre riusciamo a dimostraglielo con i nostri compiti "traballanti" (come li definisce Lei!), spesso , al pomeriggio, smettono di smanettare su Facebook o in chat e gironzolano un po'  sul web. 
Io credo che Le farà piacere visitare questo sito, che ho trovato ieri, di cui Le do il "link" (scusi, noi parliamo un po' così "da giovani", anche se non sappiamo bene se su "do" ci va l'accento o no).

http://www.inabruzzo.it/ada/provincia%20l%27Aquila/index.html

Ebbene, dopo che Lei lo avrà visitato, forse troverà il modo di parlarci un po' anche delle Sue conoscenze dei Suoi ricordi dell'Aquila e dell'Abruzzo (spero che si scriva con una  sola "b", anche se qualche volta, sui giornali, trovo "grandi firme" che ne mettono 2).
Concludo, allegandole un lavoretto, che ho provato a fare, sempre smanettando sul computer, e che forse La interesserà: si tratta del raffronto tra la zona rossa dell'Aquila e la nostra città, Genova. 
Io, quando l'ho terminato (e ho controllato bene le misure, perchè non volevo sbagliare!) sono rimasto meravigliato, non credevo ai miei occhi: guardi anche Lei che cosa terribile! quanto è esteso il centro storico dell'Aquila, rispetto a nostro centro...piazza DeFerrari, il Porto,...pensi che casino (ops!) sarebbe se tutta quella parte della nostra città fosse chiusa dalle transenne, vigilata dai militari e nessuno di noi ci potesse accedere; nemmeno quando noi abbiamo avuto il G8 è stato così.

Spero che abbia apprezzato questo mio messaggio, Prof!, come io, anche se non mi faccio accorgere dagli altri, apprezzo le Sue lezioni.
Suo allevo CpC

1 marzo 2010

'Na voia

in modenese, traduzione: una voglia



ho una voglia di fare un giro in bicicletta,
lasciarmi accarezzare dall'aria fresca e netta.
Voglio guardare il sole che sorge al mattino,
cantare con l'usignolo e fare una ballatina.
che bello saltare i fossi,
guardare se ci sono delle viole,
con niente o quasi addosso, chiede un contadino.
Però ad una certa età,
saltare senza controllo vuol dire,
lo so anch'io,rompersi l'osso del collo.