13 marzo 2010

8 marzo 2010

Festa della donna



A Barbara, che abita sul mio pianerottolo ed ha la sala piena di giocattoli più di un asilo nido, perché sta facendo il lavoro più bello del mondo: alleva due cuccioli

A mia suocera che - a 85 anni- è piena di voglia di vivere e ha voluto la parrucchiera in ospedale per farsi sistemare i capelli

Alle mie colleghe, che incontro tutte le mattine e, anche se non ne parliamo, sappiamo l'una dell'altra la vita: chi freme perché sua figlia deve partorire, chi ha la mamma malata, chi non vede l'ora di andare in pensione e chi spera di uscire dal precariato

A Reina, che ha attraversato un oceano per una vita migliore e, mentre aiuta le donne italiane nelle faccende domestiche, sta crescendo un figlio da sola e aspetta il principe azzurro

Alle donne dell'Aquila, che un vecchio re un po' pingue credeva di far contente dando loro nuove case con nuove cucine attrezzate di tutto punto, ma loro vogliono cucinare nella loro vecchia cucina, vogliono le loro pentole, quella d'alluminio ereditata dalla nonna dove l'arrosto veniva così buono e il mescolo di legno comprato in un mercatino durante una vacanza estiva

Alle due "L" di cpc, che un po' conosco tramite lui

A Daniela, che ha sempre lo stesso viso serio e sorridente di quando era una ragazzina con compiti di responsabilità nel reparto scout

A Mariella, che da troppo tempo è un viso su skype (vieni!)

A me, che ho un rametto di mimosa sul computer: me l'ha portata il ragazzo che amo (da 27 anni)

Buon 8 marzo!