3 settembre 2010

Barcellona 4....... concludendo


Una gran bella città, dove si può mangiare paella sorseggiando sangria al posto del vino, dove si leggono scritte in lingua catalana che, per chi ha antenati friulani come me, sono comprensibilissime, dove sul menù si può leggere "bistec de vedela" o anche "filet de pollastra" e per i mezzi di trasporto (che funzionano benissimo) vige un "sistema tarifari integrat".




E voglio chiudere col tripudio del mercato, che si chiama "Boqueria" e a chi conosce Palermo, fa venire in mente qualcosa.....Prossimo viaggio, Italia, profondo sud.





Viaggio a Barcellona 3.....Mirò


A Barcellona sono così fortunati che hanno sul marciapiedi un mosaico di Mirò, al quale hanno dedicato un museo http://www.fundaciomiro-bcn.org/index.php?idioma=2



Alcuni dicono di non capire il grande catalano, ma, come diceva De Gregori "non c'è niente da capire", in effetti faceva cose un po' bizzarre e sulle donne non aveva le idee chiare, credeva che avessero un rubinetto in testa! Però a me ha sempre ispirato simpatia, con quei quadri in cui gli spazi vuoti sono importanti quanto il disegno e, dopo che ho visto le sue foto, la simpatia è aumentata.
Di solito immaginiamo l'artista bello e maledetto, come Modigliani o bello e infelice, come Van Gogh, Mirò era un signore con pantaloni ascellari, ben messo e gran lavoratore, (la sua produzione è immensa!) e il suo studio assomiglia ad un'autofficina, per quanto è grande.
Con sua moglie (una signora libera dall'imperativo che ci vuole tutte tg 42, o meno) formano una bella coppia, coniugi di mezza età che hanno condiviso molte paelle, e non solo quelle.

Viaggio a Barcellona 2....Gaudì


la strada del modernismo ci porta nei luoghi mitici della città catalana e alle opere di Gaudì.


La Sagrada Familia mi delude, è troppo "lavori in corso" e non si riesce a vedere molto anche perché è immensa, bisognerebbe allontanarsi tantissimo, cosa impossibile in quanto ci sono altre costruzioni


raggiungiamo così le case progettate da Gaudì, questa sopra, la "Pedrera" e la più bella, la casa Batllò (nome dei proprietari, che in catalano si legge "bajò" con una I molto marcata, come fosse in romanesco "aridagliiie"). Se rinasco voglio essere la signora Batllò......


scendere e salire su questi gradini,


entrare in sala da questa porta,


aprire questa finestra, tonda ché a Gaudì gli spigoli non piacevano


e, alzando gli occhi nelle scale, vedere queste azuleias in varie sfumature di azzurro, illuminate dalla luce che viene dall'alto.

Viaggio a Barcellona 1..... il viaggio


Al check in di Malpensa Elena mi dà il posto vicino al finestrino "perché ci tiene tanto?"mi chiede, "devo fare foto per il mio blog!" ed ecco le foto, grazie Elena


ne valeva la pena, le rotta è tutta sul mare, la giornata nitida


costa ligure, poi francese....


con le barche, che forse sono yachts, ma da quassù sembrano barchette


ecco il porto di Barcellona


e l'aeroporto, atterriamo!