Quest'oggi ero all'Aquila per rendere l'estremo saluto ad un amico di famiglia, deceduto in un ospedale della costa, dove era sfollato dopo il terremoto.
Dopo averlo accompagnato al suo luogo di sepoltura, mi sono avventurato attraverso il cimitero, per andare a visitare i loculi dove riposano i miei nonni materni. Mi è stato impossibile raggiungerli a causa delle transenne che delimitano grandi zone del cimitero. Ma la situazione peggiore è quella documentata nel post che vi invito a guardare. E a diffondere, per amore della città dov'è rimasto un pezzo nella nostra vita e che non merita tanta inciviltà dei suoi amministratori.
Dopo averlo accompagnato al suo luogo di sepoltura, mi sono avventurato attraverso il cimitero, per andare a visitare i loculi dove riposano i miei nonni materni. Mi è stato impossibile raggiungerli a causa delle transenne che delimitano grandi zone del cimitero. Ma la situazione peggiore è quella documentata nel post che vi invito a guardare. E a diffondere, per amore della città dov'è rimasto un pezzo nella nostra vita e che non merita tanta inciviltà dei suoi amministratori.
http://versolaquila.wordpress.com/2009/12/12/lapidi-e-macerie/
Alle case distrutte ci eravamo abituati, ma le tombe in questo stato fanno ancora più male.
RispondiEliminanon ci sono emergenze che contano, priorità di intervento, organizzazione della messa in sicurezza e gestione delle macerie; non è solo incapacità degli amministratori e delle strutture preposte alla conduzione dei servizi collettivi: questa è vera è propria inciviltà, oltraggio e scandalo. Ma, mi chiedo: la gente non ha nulla da dire? e i preti dove sono finiti?
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